Osservatorio Astronomico Amatoriale HM-SH |
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Promiod - Campeggio Dalai Lama |
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Le origini
Dopo aver conosciuto gli amici del
Gruppo Astrofili William Herschel
di Torino nel 2007, iniziai presto ad acquisire della strumentazione astronomica
che mi permettesse di condurre autonomamente le mie osservazioni.
Senza far distinzione tra chi ho conosciuto prima e chi dopo, vorrei solo ricordare tra gli altri: Saro , Gianfranco , Lucio , Davide , Leonardo e Serafino .
Mentre io mi dedicavo all'osservazione visuale, loro erano principalmente interessati alla fotografia, e devo dire che i loro risultati mi risultavano molto interessanti. In breve tempo, un po' per invidia e un po' per gli scarsi risultati ottenuti in visuale, immagino dovuti alla poca esperienza ed alla miopia, corretta con il laser poco tempo prima, che probabilmente rendevano difficoltosa la visione, decisi ach'io di passare alla fotografia. Per prima cosa dovetti decidere che strumentazione acquisire. Dovevo procurarmi un sensore principale, una camera guida e un telescopio aggiuntivo per fotografare o guidare. La scelta cadde, per i sensori, su due camere Magzero: -la Mz8 a colori come camera principale: -la Mz5 in bianco e nero come camera guida. Per il telescopio aggiuntivo, sul rifrattore apocromatico Tecnosky 80/560. All'epoca usavo il C8 come telscopio guida e il Teconosky per la ripresa, abbinato alla Mz8. Convintomi che la montatura non fosse sufficiente a reggere il peso della strumentazione, la cedetti a Leonardo, acquisendo al posto la Losmandy G11 che Saro aveva messo in "naftalina" sostituendola con la Bellincioni che usa tuttora.
Anche la Mz5 venne messa da parte, in quanto risultava poco sensibile e molto "rumorosa". Venne dunque sostituita da una Atik 314L+ a colori, che pensavo di poter usare anche come camera principale, sempre sul C8, per fotografia ad alta risoluzione di pianeti e galassie. Tempo dopo, decisi di sostiuire anche il Tecnosky 80/560 con un telescopio piu' performante e piu' corto di focale. Acquistai cosi' un rifrattore apocromatico Takahashi Fsq85 85/450.
Nuove prospettive
In quel periodo Gianfranco aveva iniziato a costruirsi una postazione fissa in Valle d'Aosta, nel campeggio Dalai Lama di Promiod.
In giorno mi invito' da lui per visitare il campeggio lodandone la posizione, la qualita' del cielo e dell'ambiente che si era creato per gli astrofili. Cosi' nell'occasione iniziai a vedere se c'erano posti disponibili e quali fossero i costi. Considerato troppo oneroso procedere da solo, provai a chiedere al Gruppo se ci fosse qualcuno interessato a creare un osservatorio in societa'. Non trovando nessuno disponibile, decisi di lasciar perdere. Preso dall'ossessione dell'osservatorio fisso, tentai come primo passo di installare il telescopio sul balcone di casa. La G11 era troppo ingombrante, pertando procedetti con la ricerca di una montatura robusta ma che potesse muoversi in spazi ristretti. Dopo lungo penare scoprii la Avalon M1, una montatura a forcella monobraccio, che poteva inseguire da Est ad Ovest senza dover effettuare l'inversione degli assi per non urtare la colonna di sostegno con i telescopi. Il campo disponibile non era pero' sufficente per ottenere risultati decenti, a causa della presenza di una casa immediatamente a sud del mio balcone. Tentai cosi' di realizzare un osservatorio nel sottotetto, ma, a causa di contrasti con la parentela comproprietaria di casa, non riuscii nel mio intento.
Nuova "vita"
Disgustato dalle discussioni scaturite da questo mio tentativo, decisi di realizzare in qualche modo un mio osservatorio in montagna.
La struttura lo rendeva decisamente pesante, tanto che dovetti far installare un paranco a catena che mi permettesse la movimentazione con il minimo della fatica.
L'appetito vien mangiando
All'inizio del 2014, considerato che disponevo di una serie di stumenti efficienti ma inattivi, a causa del fatto che non facevo piu' "astronomia itinerante",
decisi che potevo installare una seconda postazione da dedicare ad un telescopio a lunga focale.
Basandomi sull'esperienza dei miei compagni di avventura, decisi di provare con l'autocostruzione. Procedetti dunque a verificare quali materiali fossero disponibili a Carmagnola e, di conseguenza, a realizzare una serie di disegni per guidarmi nella costruzione. Il gabbiotto sarebbe stato leggermente piu' stretto di quello metallico, ma, grazie alla realizzazione in legno compensato irrigidito da montanti, piu' leggero ed allo stesso tempo sufficentemente (spero) robusto. Devo dire che, nonostante la mancanza di esperienza in materia di bricolage, la realizzazione e' proceduta con discreta velocita' e con poche battute d'arresto, dovute principamente alla necessita' di sostituire della ferramenta inizialmente acquistata troppo leggera, per sostituirla con altra piu' robusta (principalmente le cerniere) e per reperire una serratura a tre punti di ancoraggio piccola ma robusta.
L'ultima fatica e' stata quella di noleggiare un furgone, trovato presso la Ford di Carmagnola, e, completamente da solo, caricare, scaricare ed infine posizionare correttamente il gabbiotto sulla sua base senza danneggiarlo. Nel frattempo avevo ancora aggiornato la strumentazione, sostituendo alla Mz8 a colori una Qsi583 in bianco e nero, e al Tecnosky 80/560 un piu' piccolo rifrattore acromatico Orion 80/400. Mentre per la lunga focale avevo deciso di non utilizzare il C8, con specchio principale "flottante", preferendo acquistare, sempre da Tecnosky, un riflettore di tipo Ritchey-Chretien Gso 203/1600. La situazione risultante sarebbe stata: Per la G11 -Montatura Losmandy G11 motorizzata Microgiga e comandata da Gemini Pulsar2; -Telescopio principale RC Gso 203/1600 con ccd Magzero Mz8 a colori: -Telescopio guida rifrattore apocromatico Tecnosky 80/560 con ccd Magzero Mz5 (che presto sostituiro' con la Atik 314L+). Per la Avalon M1 -Montatura Avalon M1 a forcella monobraccio comandata dall'elettronica Skywatcher (Eq6); -Telescopio principale rifrattore apocromatico Takahashi Fsq85 85/450 con ccd Qsi583 in bianco e nero; -Telescopio guida rifrattore acromatico Orion 80/400 con ccd Atik 314L+ (che presto sostituiro' con la Magzero Mz5).
E poi?
Il mio vecchio sogno di acquistare una casa in montagna, ad una altitudine di 1.500/2.000 metri, dotata di un buon appezzamento di terreno non troppo scosceso,
situtata in una localita' con ridotto inquinamento luminoso, non si e' ancora infranto.
E poi? E poi tiro i remi in barca - Ma non del tutto! - Fine 2016
Ad oggi non sono ancora riuscito a trovare una casa adatta, e cosi', complice la salute che non e' piu' quella di una volta, ho deciso di lasciar perdere il sogno della gestione di osservatorii per astrofili.
Vista del terrazzamento sul quale verra' costruito il nuovo osservatorio. La traccia dela base dell'osservatorio. Lo scavo con le griglie di rinforzo in ferro. I muratori durante la fase di gettata della base. La base a gettata finita. La base vista dall'alto, dalla piazzola della roulotte, con alcuni degli altri osservatorii. Un disegno di alcuni particolari come desidererei fossero eseguiti. Un disegno generale di come desidererei apparisse a fine lavori.
Aggiornamento 5/5/2017
Dopo lungo penare, inizia a vedersi qualcosa, anche se non ancora completo.
Aggiornamento 12/5/2017Finalmente la Carpenteria Chatrian e' andata ad installare l'osservatorio in campeggio! Non potevo andare su per seguire i lavori, ma grazie alle webcam di Saro sono riuscito a farlo parzialmente da remoto! Qui sotto due video timelapse dei lavori:
Nel caso il Vostro browswer non supportasse il plugin Windows Mediaplayer potete usare questi link: Video 1 Video 2 |
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